Perché il mondo della nautica un bel giorno ha deciso di aver bisogno di me?
Autocostruttore, o meglio, autorefittatore. Cosi ho messo il piede tra le barche.. senza ancora sapere neanche cosa fosse una bolina...
Questa "ignoranza" però, vista oggi dopo oltre 30 anni di attività, ha segnato in positivo il mio approccio. Libero da preconcetti e dal "si è sempre fatto cosi" ho affrontato ogni problema con la mente sgombera e pronta a soluzioni nuove, con il meglio dei materiali e tecniche in cui man mano mi imbattevo, con l'aiuto di personaggi magari in conflitto tra loro per ataviche ruggini, ma che verso me, neofita, hanno avuto tutti un occhio (e tanti insegnamenti..) di riguardo. Impossibile citarli tutti.. Giuseppe, Nunzio, Gabriella, Salvo, Stefano, Pedro (Massimo..), Guglielmo (Gulli), Daniele (Poldo), Mauro (Merlo), Maurizio, Davide, Massimo, Fernando, Biagio (Umberto), Gino, Alessandro, Antonello, Tommy, Davide (Bes), Lorenzo.. oh mamma mia quanti.... e quanti altri me ne vengono in mente...
"Ho cancellato subito la sillaba "IM" dalla parola IMPOSSIBILE, questo mi ha sempre dato quella spinta da dentro, quel "ce la posso fare" che mi ha permesso di riuscire ad essere quel che sono oggi. E quel che sono oggi, mi piace, assai..”
Ho quindi iniziato come carpentiere (lago Maggiore con un flying Junior al posto del furgone...), poi qualche mese al comando di una splendida (e malmessa..) barca d'epoca, skipper tra mediterraneo e caraibi, trasferimenti. Poi il lavoro inizia ad essere più consistente: gestione di interi refit, di flotte di barche da charter, le prime perizie per sinistri e il conseguimento del titolo di Mediatore Marittimo. Negli anni mi sono accorto che una mia prerogativa era quella di salire a bordo di una barca per risolvere un problema e scenderne con una lista lavori ben più lunga.. I clienti evidentemente in me vedevano una persona che riusciva ad avere la visione di insieme e le capacità di mettere mano e coordinare il necessario in ogni ambito.
Questo, il managment completo, è diventato il mio lavoro di oggi. Dalla ricerca della nuova barca, alle modifiche, al refit, alle pratiche di immatricolazione o certificazione (sempre grato al RINA e a tutta la divisione nautica..), alle ottimizzazioni (dove fondamentale è stata la mia attività agonistica culminata nel Finn e nella Star). Oggi sono IL consulente.. che vorrei avere anche io. La persona da chiamare per sapere cosa e come fare.... e purtroppo spesso per riuscire a mettere una pezza al danno già fatto...
E poi ci sono i progetti davvero strani.. Dal far diventare barca per Sub il peschereccio di Renzo, al Grand Banks diventato un ketch oceanico, alla realizzazione di un watermaker da oltre 700l/h usando le membrane da 400l/h presenti a bordo, alla survey della costruzione di uno sloop autocostruito da un muratore senza alcuna nozione marinara... Di questi magari vi racconterò...
Chi si loda s'imbroda.. concordo. Quindi ripropongo la domanda: Perché il mondo della nautica un bel giorno ha deciso di aver bisogno di me?
Forse sono io ad aver bisogno della nautica. E del mare, del vento, del navigarci dentro, forse davvero il mio destino è fare sí che quante più persone possibili scoprano il sapore autentico dell'avere insieme - in barca, dentro sé - àncora, timone e vela, di essere in porto e al largo. Approdare per ripartire. Sempre.
Diego
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